Le verità (che è bene restino) nascoste

Si fa un gran parlare di intercettazioni. In particolare sulle telefonate tra Napolitano e Mancino in merito a trattative con la mafia.

In sostanza, Lo Stato e il Parastato che collaborano. Deplorevole, sbagliato, ingiusto. Siamo proprio sicuri?

Proposta irrefutabile.

Pensate un attimo all’11 Settembre e a tutti gli attentati che sono seguiti sempre negli Stati Uniti. Non vi vengono in mente, eh? Certo perché il Governo ha aumentato i livelli di sicurezza in tutto il Paese. Chiaro.

Ma credete veramente che la sicurezza nazionale dipenda esclusivamente dallo scovare e stanare cellule terroristiche? O meglio credete che lo Stato riesca a sostenere un così capillare controllo sconvienente per gli altissimi costi e improbabile a causa delle insufficienti risorse umane.

Ora torniamo in Italia. Un Paese complicato tanto da avere una case history così fitta da essere studiata all’estero. Soprattutto nella lotta alle mafie.

Le infiltrazioni mafiose sono ovunque. Ce l’ha svelato Saviano (anche se in molti già lo sapevano). E ci sono da sempre. Le mafie cercano soldi per ottenere potere per continuare a fare affari indisturbati. E lo Stato come le combatte? Ancor meglio, come ci tutela?

Il disvelatore Roberto Saviano

Scovando i vari capi e mettendoli in galera. Più o meno. O meglio, è stato così sino a quando Giovanni Falcone non ha introdotto la figura del “collaboratore di giustizia”. Ma in realtà, poi, il meccanismo dei pentiti si è rivelato controproducente (vedi Spatuzza). E allora, che si fa?

Due parole: servizi segreti. Sí, proprio loro. Loro che si muovono nella sottile linea che separa i cattivi dai buoni e operano con i modi dei primi e il fine dei secondi. Sono fatti per prendersi tutta la colpa, fare il lavoro sporco e tutelare la democrazia. Tipo Batman.

L’uomo pipistrello interpretato da Christian Bale

Iperboli a parte, i servizi sono lì per trattare al miglior costo con le minori perdite. Poniamoci tutti quanti una domanda: volete acciuffare i criminali come vorrebbero i vari Travaglio o vivere in un mondo dove continuate a vivere la vostra vita non sapendo quante minacce ogni giorno vengono evitate?

A mio parere fare i moralisti irreprensibili non porta da nessuna parte. Ma chi se lo può permettere, continui pure.

2 risposte a “Le verità (che è bene restino) nascoste

  1. Io su questo non ho dubbi: voglio che se ne vadano tutti in carcere. E preferisco sapere quante minacce mi circondano quotidianamente ma sapere che c’è qualcuno che paga per i propri errori, piuttosto che vivere in una beata ignoranza che ha creato un mondo disonesto.
    Il segreto di Stato era una cosa intelligente…se n’è abusato: peccato!

  2. Secondo me è la differenza tra pillola rossa e pillola blu: complicarsi la vita scoprendo che c’è dello sporco e faticare per toglierlo, oppure pararsi gli occhi e illudersi che va tutto bene nel mondo dei coniglietti del bosco.

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